Kennedy Jr e lo “studio sugli Amish”: autismo, vaccini e il dibattito aperto
Kennedy Jr e lo “studio sugli Amish”
In questo articolo scopriamo le parole di Robert F. Kennedy Jr. riguardo a un tema che continua a sollevare discussioni: il presunto legame tra vaccini e autismo.
Kennedy Jr. cita le ricerche del giornalista Dan Olmsted, che nel 2005 pubblicò una serie di articoli dal titolo The Age of Autism sull’agenzia UPI.
Secondo Olmsted, la comunità Amish della contea di Lancaster, in Pennsylvania, presentava un numero di casi di autismo sorprendentemente basso rispetto alle statistiche nazionali. Seguendo i dati generali, ci si sarebbero dovuti aspettare circa 2.000 casi di autismo, ma lo scrittore ne documentò appena tre, tutti riguardanti bambini adottati dopo aver ricevuto vaccini.
Kennedy Jr. ha ripreso queste osservazioni sottolineando come gli Amish e altre popolazioni poco esposte ai vaccini sembrino avere una prevalenza ridotta di autismo. Tuttavia, precisa anche che non si può ridurre tutto a una sola causa: lo stress sui mitocondri, legato a più fattori (alimentazione, aria inquinata, farmaci, oltre ai vaccini), potrebbe avere un ruolo cruciale nello sviluppo di malattie neurologiche.
Ecco i link agli studi:
https://www.upi.com/Science_News/2005/04/19/The-Age-of-Autism-The-Amish-anomaly/95661113911795/
https://www.upi.com/Science_News/2005/06/02/The-Age-of-Autism-A-glimpse-of-the-Amish/58011117742813/
🎥 Il discorso di Kennedy Jr.
Nel video che proponiamo, Kennedy Jr. racconta questi dati e riflette sul rapporto tra vaccini, ambiente e salute.
Per trasparenza, il discorso è presentato doppiato in italiano e subito dopo nella versione originale in inglese, così da non lasciare spazio a dubbi.
📌 Conclusione
La questione rimane aperta: gli articoli di Olmsted non hanno avuto una conferma scientifica definitiva, ma hanno alimentato un dibattito che continua ancora oggi.
Kennedy Jr. porta queste testimonianze al centro della discussione, chiedendo maggiore trasparenza e ricerca indipendente su vaccini, ambiente e salute dei bambini.
#KennedyJr #RobertFKennedyJr #KennedyAmish #Amish #Autismo #Vaccini #StudioAmish #DanOlmstedt #AutismoBambini #VacciniAutismo #VacciniEffettiCollaterali #SalutePubblica #MalattieNeurologiche #Mitocondri #DiscorsoKennedy #KennedyDoppiato
Approfondimenti:
The Age of Autism: uno sguardo agli Amish
L’articolo pubblicato da Dan Olmsted il 2 giugno 2005 su UPI, intitolato “The Age of Autism: A glimpse of the Amish”, fa parte di una serie di inchieste dedicate al tema dell’autismo e delle possibili correlazioni con diversi fattori ambientali e sanitari.
La comunità Amish osservata
Olmsted racconta di aver visitato diverse comunità Amish, vivendo per qualche tempo insieme a loro, partecipando alle attività quotidiane e raccogliendo testimonianze dirette.
Il suo obiettivo era quello di capire se, tra gli Amish, vi fosse la stessa prevalenza di autismo osservata nella popolazione generale degli Stati Uniti.
I casi riscontrati
Secondo l’autore, nelle comunità da lui osservate i casi di autismo risultavano sorprendentemente pochi.
Se le proporzioni nazionali fossero state rispettate, ci si sarebbe aspettati decine o centinaia di casi, ma le sue ricerche portarono a numeri molto più bassi.
Alcuni medici citati nell’articolo riportavano un numero limitato di bambini Amish con diagnosi di autismo, sollevando interrogativi su possibili differenze rispetto alla popolazione esterna.
Domande aperte
Queste osservazioni portano a riflettere:
-
Perché il numero di casi di autismo sembra inferiore nelle comunità Amish?
-
Ci sono fattori ambientali, culturali o sanitari che possono spiegare questa discrepanza?
-
Quale ruolo giocano elementi come lo stile di vita, l’alimentazione, l’accesso ai farmaci e le pratiche mediche?
Conclusione
L’articolo di Olmsted non fornisce risposte definitive, ma apre un dibattito affascinante. La comunità Amish, con le sue caratteristiche uniche, rappresenta un punto di osservazione particolare per riflettere sulla diffusione dell’autismo e sulle possibili influenze di fattori esterni.
----------------------------------------
The Age of Autism: l’anomalia Amish
Nell’articolo “The Age of Autism: The Amish anomaly”, pubblicato da Dan Olmsted il 19 aprile 2005 su UPI, l’autore presenta il concetto di una “anomalia” osservata tra gli Amish rispetto alle aspettative epidemiologiche sull’autismo.
Il concetto di anomalia
Olmsted parte dal presupposto che, se la prevalenza dell’autismo nella popolazione Amish fosse simile a quella nazionale, si potrebbero prevedere decine o centinaia di casi nelle comunità osservate.
Tuttavia, l’autore afferma di aver riscontrato numeri molto inferiori, suggerendo che qualcosa di diverso o non usuale potrebbe essere in atto — da qui il termine “anomalia Amish”.
Osservazioni e testimoni
L’articolo riporta che Olmsted ha raccolto testimonianze nelle comunità Amish riguardo a casi di autismo, confrontandole con le aspettative basate sui dati generali.
Molte comunità lamentano l’assenza di casi noti o registrati, nonostante le dimensioni e la densità delle comunità che farebbero prevedere l’emergere del fenomeno.
In alcuni casi, quando vengono citati bambini con autismo, emergono dettagli come il fatto che siano stati adottati da famiglie Amish dopo l’età in cui si pratica la vaccinazione, “dopo aver ricevuto i vaccini” — punto che l’autore sottolinea per stimolare riflessioni sul possibile legame tra vaccini e insorgenza del disturbo.
Domande che emergono
L’articolo invita il lettore a interrogarsi su vari aspetti:
-
Cosa significa chiamare “anomalia” una discrepanza tra dati attesi e dati osservati?
-
In quali modi fattori culturali, diagnostici o metodologici potrebbero influire sul numero di casi segnalati?
-
Se alcuni bambini con autismo nelle comunità Amish fossero adottati e vaccinati altrove, quanto questo influisce sull’interpretazione del dato complessivo?
Conclusione
“The Amish anomaly” di Olmsted propone un’osservazione provocatoria: nelle comunità Amish si riscontrerebbe un numero inspiegabilmente basso di casi di autismo rispetto alle attese statistiche.
L’articolo non fornisce prove definitive, ma stimola il pensiero critico su come i dati vengano raccolti nelle comunità isolate, e su quali variabili potrebbero essere rilevanti nel comprendere fenomeni complessi come l’autismo.
Commenti
Posta un commento