ORAZIO SCHILLACI, L’UOMO DI DAVOS?
🔴💣 ORAZIO SCHILLACI, L’UOMO DI DAVOS.
Ex collaboratore di Roberto Speranza, oggi ministro scelto dal governo Meloni. Una figura che ha contribuito a spegnere il pluralismo in ambito scientifico. Una nomina che solleva interrogativi.
🔥 Alcuni sostenitori meloniani hanno sostenuto che Schillaci non abbia mai preso parte al WEF e che non esistano prove della sua presenza. Le immagini e i sottotitoli del World Economic Forum 2025 lo smentiscono: il ministro ha parlato apertamente come rappresentante del governo italiano. Non è un episodio isolato: Schillaci è da anni un frequentatore abituale di Davos.
⚡ Il lessico utilizzato nei consessi globalisti è rivelatore: “partenariato pubblico-privato”, “stakeholder”, “collaborazione internazionale”. Espressioni che in realtà descrivono il trasferimento di potere dagli stati sovrani alle lobby finanziarie e industriali.
Per affrontare crisi future, ha annunciato la strategia italiana su tre pilastri:
1. Nuovi modelli di finanziamento per ridurre il rischio della ricerca e garantire ritorni sostenibili alle industrie che sviluppano nuovi antibiotici.
2. Incentivi mirati, con l’apertura del Fondo Italiano per i prodotti farmaceutici innovativi (100 milioni di dollari) anche agli antibiotici, creando “un percorso chiaro verso il mercato” per i prodotti vincenti.
3. Approccio One Health, attraverso il Piano Nazionale, rafforzato dalla partecipazione a iniziative europee e globali come la rete AMR1 della Commissione UE, il programma EU4Health, il Global Health Security Agenda e il Joint Action europeo su AMR e infezioni ospedaliere..
🔹 In sostanza, il ministro ha presentato a Davos un piano in cui la salute pubblica viene subordinata alla necessità di “rendere conveniente” per l’industria farmaceutica anche ciò che oggi non lo è. Un chiaro allineamento all’agenda globale che punta a piegare il settore sanitario agli interessi privati, con la retorica dell’“emergenza sanitaria globale” come grimaldello.
🏴 La domanda rimane: perché un governo che prometteva una rottura con il passato ha affidato il ministero della Salute a un ex collaboratore di Speranza e interlocutore privilegiato del WEF?
🚩 La risposta più logica è che una figura di questo tipo sia la più adatta a garantire continuità, sotto nuove etichette, della medesima agenda globale.
▫️ Il linguaggio di Schillaci, le sue decisioni ministeriali e i suoi interventi a Davos ne sono la conferma. E i trionfalismi di certa politica e di certa “controinformazione” non fanno che nascondere questa evidenza.
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