Dal Certificato Energetico al Credito di CO₂: Utopia Sostenibile o Controllo Sociale?
"The Energy Certificate" (1938)
https://archive.org/details/theenergycertifi00unse/mode/2up?view=theater
Il documento The Energy Certificate, pubblicato nel 1938 da Technocracy Inc., propone un sistema economico basato sull'energia come alternativa al denaro. Questo approccio nasce dal movimento tecnocratico, che riteneva che i sistemi economici tradizionali fossero inefficienti e obsoleti, specialmente di fronte ai progressi tecnologici e alla crescente automazione.
1. Contesto e Origine del Documento
Negli anni '30, l'Occidente stava affrontando la Grande Depressione, e molti economisti e pensatori cercavano alternative ai sistemi capitalistici e monetari. Technocracy Inc., un movimento fondato da ingegneri e scienziati, sosteneva che l'economia dovesse essere gestita su basi scientifiche piuttosto che finanziarie o politiche. Il concetto centrale della loro proposta era la sostituzione del denaro con un Certificato Energetico.
2. Principi del Certificato Energetico
Il sistema proposto si basa su alcuni principi fondamentali:
- L'energia come unità di misura economica – Invece di usare denaro, ogni cittadino riceverebbe una quantità fissa di "Certificati Energetici" basati sulla capacità produttiva totale della società.
- Distribuzione equa – Tutti riceverebbero una quota uguale di certificati, eliminando le disuguaglianze di reddito e potere d'acquisto.
- Controllo scientifico dell'economia – La produzione e la distribuzione sarebbero gestite da esperti (tecnocrati) per garantire efficienza e sostenibilità.
- Tracciabilità e gestione delle risorse – Ogni transazione sarebbe registrata per monitorare il consumo di energia, prevenendo sprechi e sovrapproduzione.
- Sostituzione del profitto con la sostenibilità – L’obiettivo economico non sarebbe più il guadagno, ma l’equilibrio tra produzione e consumo senza danneggiare l’ambiente.
3. Funzionamento del Sistema
Il documento descrive come il sistema tecnocratico potrebbe funzionare nella pratica:
- Ogni cittadino riceverebbe certificati energetici su base periodica (ad esempio, mensile o annuale), equivalenti alla sua quota dell'energia totale prodotta dalla società.
- I certificati non sarebbero accumulabili, per evitare disuguaglianze e incentivare un consumo sostenibile.
- I prezzi dei beni e servizi sarebbero determinati dall’energia necessaria per produrli, e non dalla domanda e offerta di mercato.
- I lavoratori non riceverebbero stipendi tradizionali, ma avrebbero accesso diretto ai beni e servizi di cui hanno bisogno, senza bisogno di denaro.
- I settori produttivi sarebbero organizzati su base scientifica, con pianificazione razionale delle risorse.
4. Implicazioni Sociali ed Economiche
Il documento esplora le implicazioni di questo sistema:
- Fine delle crisi economiche – Eliminando il denaro e la speculazione, il sistema sarebbe immune da recessioni, inflazione e disoccupazione.
- Eliminazione della povertà – Ogni cittadino avrebbe accesso garantito ai beni essenziali, eliminando le disparità sociali.
- Sostenibilità ambientale – La produzione sarebbe regolata in base alla capacità delle risorse disponibili, riducendo lo sfruttamento ambientale.
- Fine del capitalismo e del profitto – Non esisterebbero banche, debiti, o classi sociali basate sulla ricchezza accumulata.
5. Critiche e Limiti del Modello
Nonostante la visione utopica, il sistema del Certificato Energetico presenta diverse problematiche:
- Difficoltà di implementazione – La transizione da un sistema monetario a uno basato sull'energia richiederebbe un cambiamento radicale e difficilmente accettabile dalla popolazione.
- Centralizzazione del potere – Il controllo totale dell’economia da parte di tecnocrati potrebbe portare a una tecnocrazia autoritaria.
- Limitazione della libertà economica – Senza accumulo di ricchezza, le persone avrebbero meno incentivi a innovare o migliorare la propria posizione.
- Difficoltà di calcolo del valore energetico – Determinare l’esatto valore energetico di beni e servizi è complesso e potrebbe risultare inefficiente in alcuni settori.
6. CONSIDERAZIONI
Il Certificato Energetico proposto in The Energy Certificate rappresenta una delle teorie economiche più radicali del XX secolo, cercando di sostituire il denaro con un sistema scientifico basato sull'energia. Sebbene presenti aspetti interessanti legati alla sostenibilità e all'equità sociale, il modello è stato criticato per la sua scarsa fattibilità e il rischio di un’eccessiva centralizzazione del potere. Tuttavia, il concetto continua a essere studiato in relazione a economie post-capitaliste e sistemi basati sulle risorse.
Il concetto del Certificato Energetico può essere considerato attuale, specialmente in relazione alla crisi climatica e alla necessità di ridurre le emissioni di CO₂. Ecco alcuni motivi per cui l'idea potrebbe avere rilevanza oggi:
Legame con il Consumo di CO₂ e la Transizione Energetica
Il sistema proposto in The Energy Certificate si basa sull'idea che l'energia sia il vero motore dell'economia. Oggi, questa visione è ancora più rilevante per due motivi:
- Dipendenza dai combustibili fossili: La nostra economia è ancora in gran parte basata su fonti energetiche inquinanti (petrolio, carbone, gas). Se il valore dei beni e servizi fosse calcolato in base all'energia richiesta per produrli, si potrebbe incentivare l'uso di fonti rinnovabili e ridurre le emissioni.
- Tassazione del carbonio e mercati delle emissioni: Il concetto di “prezzare” l'energia ricorda i moderni sistemi di scambio di quote di CO₂ (ETS – Emission Trading System), dove le aziende ricevono un limite massimo di emissioni e possono scambiare permessi di inquinamento.
💡 Possibile adattamento moderno: Invece di assegnare a ciascun cittadino certificati basati sulla sola energia disponibile, si potrebbe introdurre un sistema basato sulle emissioni di carbonio, dove ogni individuo ha una "quota di CO₂" da non superare.
2. Superamento del PIL come Indicatore di Benessere
L’attuale economia misura la crescita tramite il PIL (Prodotto Interno Lordo), che però non tiene conto di sostenibilità, disuguaglianze e impatti ambientali. Un sistema basato sull'energia (o sulle emissioni di CO₂) potrebbe:
- Premiare le economie più efficienti dal punto di vista energetico anziché quelle che semplicemente producono di più.
- Eliminare il concetto di profitto legato allo sfruttamento delle risorse, sostituendolo con un modello di equilibrio energetico.
Oggi, economisti come Kate Raworth (Doughnut Economics) e studiosi di economia circolare sostengono la necessità di passare da un modello di crescita infinita a un modello di equilibrio tra risorse disponibili e necessità umane. Il Certificato Energetico si inserisce in questa linea di pensiero.
3. Automazione e Reddito Universale Energetico
Nel 1938, Technocracy Inc. prevedeva che l'automazione avrebbe ridotto il bisogno di lavorare e che la distribuzione della ricchezza avrebbe dovuto essere riconsiderata. Oggi vediamo che:
- L'Intelligenza Artificiale e la robotizzazione stanno progressivamente sostituendo il lavoro umano in molti settori.
- Si parla sempre più di Reddito Universale, ma la sfida è trovare un modello equo e sostenibile per finanziarlo.
💡 Adattamento moderno: Un "reddito universale energetico", dove ogni cittadino riceve una quota di energia e di CO₂ "spendibile", potrebbe essere un'alternativa a un’economia monetaria che si basa sul lavoro umano.
4. Applicazioni nella Digitalizzazione e nelle Criptovalute
L’idea di The Energy Certificate ricorda alcune criptovalute sostenibili, che cercano di collegare il valore della moneta a risorse reali:
- Chia Network: utilizza lo spazio di archiviazione anziché il calcolo computazionale intensivo (come il Bitcoin).
- SolarCoin: premia chi produce energia solare, trasformandola in una valuta digitale.
- Carbon Credits Tokenized: diverse startup stanno sviluppando criptovalute basate sulla riduzione delle emissioni di CO₂.
💡 Possibile evoluzione: Un sistema blockchain potrebbe essere utilizzato per gestire i Certificati Energetici in modo decentralizzato, evitando il rischio di centralizzazione del potere tecnocratico.
5. Economia delle Risorse e il Modello Venus
Il concetto del Certificato Energetico è simile a quello proposto da Jacque Fresco e il Progetto Venus, che immagina un'economia delle risorse gestita scientificamente per garantire:
- Produzione sostenibile.
- Eliminazione delle disuguaglianze economiche.
- Uso efficiente delle risorse, senza sprechi o obsolescenza programmata.
💡 Prospettiva futura: Se l’umanità dovesse affrontare una grave crisi climatica o energetica, potrebbe essere necessario un modello simile per gestire le risorse rimanenti in modo equo.
Conclusione: Quanto è Attuabile Oggi?
L’idea del Certificato Energetico anticipava molti temi attuali: transizione energetica, economia sostenibile, riduzione delle disuguaglianze e superamento del capitalismo tradizionale. Tuttavia, la sua applicazione pratica oggi richiederebbe:
- Una rivoluzione culturale: Il denaro è profondamente radicato nella società, e passare a un sistema basato sull'energia o sulle emissioni di CO₂ sarebbe complesso.
- Infrastrutture digitali avanzate: Per tracciare consumi energetici e emissioni in tempo reale servirebbero sistemi come l’IoT (Internet of Things) e blockchain.
- Governance trasparente: Un sistema centralizzato rischierebbe di trasformarsi in una tecnocrazia autoritaria, mentre un sistema decentralizzato dovrebbe essere resistente agli abusi.
In definitiva, il Certificato Energetico potrebbe essere un modello per il futuro, ma probabilmente in una forma adattata alla realtà digitale e climatica attuale.
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