Criptovalute, Controllo Globale e Nuovo Ordine: La Verità Dietro la Mossa di Trump
Dalla Finanza Tradizionale alla Blockchain di Stato: La Digitalizzazione Totale è Vicina?
La riserva strategica di criptovalute
Il tema della nostra discussione di oggi riguarda un evento confermato di grande rilevanza: il Presidente Donald Trump ha annunciato la creazione di una riserva strategica di criptovalute. È importante sottolineare che non si tratta di una riserva di Bitcoin, ma di criptovalute in generale, con particolare attenzione a Ripple (XRP), Cardano (ADA) e Solana (SOL).
Abbiamo già trattato in passato l’importanza di queste criptovalute e il loro ruolo nel nuovo panorama economico. Questo annuncio conferma che le stablecoin acquisiranno una posizione di rilievo sotto la nuova amministrazione.
Il principale obiettivo di questa strategia è contrastare la creazione di una valuta digitale centralizzata da parte della Federal Reserve. Tuttavia, questa manovra potrebbe rivelarsi ingannevole: la vera intenzione sembra essere quella di mantenere il controllo sulla digitalizzazione dell’economia, attraverso criptovalute altamente tracciabili e regolamentate.
Questo rientra in una più ampia strategia legata all’Agenda 2030, nota anche come "Great Reset", "Green New Deal" o "Nuovo Ordine Internazionale". Gli eventi si stanno svolgendo sotto gli occhi di tutti, ma la maggior parte delle persone non riesce a comprenderne la portata a causa della mancanza di analisi critica.
La digitalizzazione dell’economia e il controllo sociale
Uno degli aspetti chiave di questa trasformazione è l’implementazione di un sistema di controllo totale attraverso la digitalizzazione dell’economia. Questo sistema potrebbe includere credito sociale e credito di carbonio, due meccanismi che, senza una società completamente digitalizzata, non potrebbero essere attuati.
Le criptovalute scelte per la riserva strategica non sono strumenti di libertà finanziaria, ma tecnologie altamente tracciabili, controllabili e monitorabili. Il rischio è che chiunque non segua le regole imposte dal sistema venga escluso dalle transazioni economiche, proprio come preannunciato in molte teorie sul controllo sociale globale.
La Bibbia stessa, nei suoi testi profetici, avverte che "chi non avrà il marchio della bestia non potrà comprare né vendere". Questo sistema sembra confermare molte di queste predizioni: un mondo in cui chi non aderisce al nuovo ordine sarà escluso dalle interazioni economiche e sociali.
Le dichiarazioni di Trump su Truth Social
Il Presidente Trump ha pubblicato su Truth Social una dichiarazione ufficiale in cui afferma:
"Una riserva strategica americana di criptovalute rafforzerà questa industria dopo anni di attacchi da parte dell’amministrazione Biden. Per questo motivo, la mia ordinanza esecutiva sugli asset digitali sarà diretta dal Presidential Working Group per promuovere la riserva strategica di criptovalute, che includerà Ripple, Solana e Cardano. Mi assicurerò che gli Stati Uniti diventino la capitale delle criptovalute del mondo. Stiamo rendendo l’America grande di nuovo!"
Questa dichiarazione ha diviso la comunità delle criptovalute: alcuni vedono il provvedimento come una grande opportunità, altri lo interpretano come un ulteriore passo verso la centralizzazione e il controllo totale del settore.
Il ruolo della Palantir Technologies e della CIA
Un attore chiave in questo scenario è Palantir Technologies, un’azienda creata con il finanziamento della CIA, specializzata nella raccolta e nell’analisi di dati su scala globale.
Il CEO di Palantir, Alex Karp, ha dichiarato in un’intervista che l’intelligenza artificiale e la trasparenza sono le due rivoluzioni in atto nel mondo. Il concetto di "trasparenza" viene utilizzato per giustificare un sistema di sorveglianza totale, attraverso il quale governi e grandi corporation potranno monitorare ogni aspetto della vita quotidiana delle persone.
Palantir è un’azienda nata con lo scopo di identificare e eliminare minacce per la sicurezza nazionale americana. Il suo coinvolgimento nell'implementazione della digitalizzazione economica solleva interrogativi su come la tecnologia possa essere utilizzata non solo per scopi militari, ma anche per il controllo sociale e politico.
In un’epoca in cui la gestione dei dati rappresenta la più grande fonte di potere, Palantir e altre aziende simili stanno costruendo l’infrastruttura per un futuro distopico, in cui ogni transazione, movimento e comunicazione sarà tracciabile e potenzialmente soggetta a censura o sanzioni.
Il legame tra finanza, tecnologia e politica
Un altro elemento da considerare è il coinvolgimento del grande capitale finanziario e tecnologico in questa trasformazione. I leader della Silicon Valley stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nel governo, proponendo un modello di governance basato su efficienza tecnologica e sorveglianza totale.
Il concetto di "Repubblica Tecnologica", esposto nel libro di Alex Karp, descrive un futuro in cui i governi saranno gestiti da ingegneri della Silicon Valley, piuttosto che da politici eletti. Questo modello potrebbe comportare una drastica riduzione delle libertà individuali, poiché ogni decisione verrebbe basata su algoritmi e intelligenza artificiale piuttosto che sul processo democratico.
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Le dichiarazioni di Eric Trump sulla riserva strategica di criptovalute
Il figlio dell'ex presidente, Eric Trump, ha commentato sui social media l’annuncio della riserva strategica di criptovalute fatto da suo padre, definendolo una mossa geniale. Secondo lui, la strategia adottata dall’amministrazione Trump è stata progettata per favorire gli investitori retail (ossia i piccoli investitori) piuttosto che le grandi istituzioni finanziarie.
Uno degli aspetti più interessanti della sua dichiarazione è il fatto che l’annuncio sia stato fatto di domenica, quando i mercati finanziari tradizionali sono chiusi e Wall Street è inattiva. Questo avrebbe permesso agli investitori individuali di ottenere un vantaggio competitivo rispetto ai grandi operatori della finanza, che non hanno potuto reagire immediatamente alla notizia.
Eric Trump ha poi lanciato un messaggio diretto a Wall Street, avvertendo che il sistema finanziario tradizionale deve adattarsi velocemente alla nuova realtà economica basata sulle criptovalute. Secondo lui, chi non riuscirà a farlo sarà "estinto". Ha sottolineato che il mondo non opera più secondo i vecchi schemi della finanza tradizionale, ossia con orari fissi dal lunedì al venerdì, ma funziona ormai su una logica di mercati decentralizzati e sempre attivi.
Un punto fondamentale del suo messaggio riguarda le criptovalute incluse nella riserva strategica. Se nella dichiarazione iniziale di Donald Trump erano state menzionate solo Ripple (XRP), Cardano (ADA) e Solana (SOL), Eric Trump ha voluto chiarire che Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH) faranno anch'essi parte di questa strategia. Questo è un dettaglio importante, poiché l’esclusione iniziale di Bitcoin ed Ethereum aveva suscitato discussioni nella comunità cripto.
Infine, il figlio del presidente ha lasciato intendere che il nuovo ordine economico sarà dominato dalle criptovalute, segnando un drastico cambiamento nel settore finanziario globale. Se questa trasformazione porterà maggiore decentralizzazione o, al contrario, un rafforzamento del controllo attraverso criptovalute regolamentate, resta una delle grandi questioni ancora aperte.
Donald Trump ha successivamente menzionato Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH), ma solo dopo aver ricevuto critiche per aver escluso queste criptovalute nella sua dichiarazione iniziale.
Dettagli sulla dichiarazione di Trump
Dichiarazione iniziale
- Nell’annuncio originale su Truth Social, Trump aveva dichiarato che la riserva strategica di criptovalute degli Stati Uniti sarebbe stata composta principalmente da Ripple (XRP), Cardano (ADA) e Solana (SOL).
- Questa selezione ha sorpreso molti, soprattutto perché escludeva Bitcoin ed Ethereum, le due criptovalute più dominanti nel mercato.
Rettifica e aggiunta di Bitcoin ed Ethereum
- Dopo aver ricevuto critiche e sollevato discussioni nella comunità cripto, Trump ha pubblicato un secondo messaggio in cui ha affermato che anche Bitcoin ed Ethereum sarebbero stati inclusi nella strategia.
- Ha scritto che Bitcoin ed Ethereum sono "criptovalute molto importanti" e che avrebbero fatto parte del cuore della riserva strategica statunitense.
- Ha inoltre dichiarato di apprezzare Bitcoin ed Ethereum, cercando così di rassicurare gli investitori e sostenitori di queste criptovalute.
L’interpretazione della mossa
- L’iniziale omissione di Bitcoin ed Ethereum potrebbe essere stata intenzionale, per dare maggiore risalto a criptovalute regolamentabili come XRP, ADA e SOL.
- Alcuni analisti ritengono che l'aggiunta di BTC ed ETH sia stata una risposta strategica alle reazioni del mercato, per evitare tensioni con la comunità cripto più ampia.
Questa dinamica suggerisce che l’amministrazione Trump voglia posizionare gli Stati Uniti come leader nel settore cripto, ma favorendo asset più facilmente regolamentabili rispetto a Bitcoin, che rimane più decentralizzato e fuori dal controllo dei governi.
IL PROBLEMA DI RIPPLE XRP
XRP (Ripple) presenta caratteristiche che la rendono più centralizzata e controllabile rispetto a Bitcoin ed Ethereum. Ecco i principali problemi e preoccupazioni legati a XRP:
1. Ripple Labs Controlla Gran Parte della Fornitura di XRP
- Ripple Labs, l'azienda che ha creato XRP, detiene una quantità significativa di token XRP (oltre il 50% della fornitura totale).
- Gran parte di questi token è conservata in escrow (conti di garanzia) e viene rilasciata periodicamente. Questo dà all'azienda un enorme controllo sull’offerta e potenzialmente sul prezzo.
- A differenza di Bitcoin, che è decentralizzato e basato sul mining distribuito, XRP non ha una vera estrazione mineraria, e la sua creazione e distribuzione dipendono direttamente da Ripple Labs.
2. È una Rete Permissiva e Controllabile
- Bitcoin ed Ethereum sono decentralizzati, con validatori distribuiti a livello globale che prendono decisioni sulla rete in modo democratico.
- XRP utilizza invece il Ripple Consensus Ledger (XRPL), in cui un numero ristretto di validatori "fidati" (Trusted Nodes) approva le transazioni.
- La maggior parte di questi validatori è affiliata a Ripple Labs o ad aziende selezionate, il che significa che la rete non è veramente decentralizzata come Bitcoin.
3. Possibilità di Congelamento e Monitoraggio delle Transazioni
- XRP supporta funzionalità che consentono il blocco o il congelamento degli account, una caratteristica assente in Bitcoin ed Ethereum.
- Ripple può potenzialmente impedire transazioni o sequestrare fondi, il che la rende più simile a un sistema bancario tradizionale rispetto a una criptovaluta decentralizzata.
- Questo è un problema per chi vede le criptovalute come uno strumento di libertà finanziaria e privacy.
4. Rapporti con Banche e Governi
- XRP è stato sviluppato con il preciso obiettivo di collaborare con banche e istituzioni finanziarie, piuttosto che creare un'alternativa indipendente come Bitcoin.
- Molte banche stanno sperimentando XRP per i pagamenti transfrontalieri, rendendola una criptovaluta potenzialmente controllata dal sistema finanziario tradizionale.
- Questo la rende un'opzione appetibile per i governi, poiché più regolabile rispetto a Bitcoin, che invece sfugge al controllo statale.
5. Conflitti con la SEC (Securities and Exchange Commission)
- Ripple è stata oggetto di una battaglia legale con la SEC (l’ente che regola i mercati finanziari negli Stati Uniti).
- La SEC ha accusato Ripple di aver venduto XRP come un titolo non registrato, evidenziando la sua natura più simile a una società centralizzata che emette e controlla asset.
- Anche se Ripple ha ottenuto alcune vittorie legali, la questione della regolamentazione di XRP rimane aperta e potrebbe comportare nuove restrizioni in futuro.
Conclusione: XRP è Decentralizzata?
No, XRP è molto più centralizzata rispetto a Bitcoin ed Ethereum. Il controllo da parte di Ripple Labs, la capacità di bloccare transazioni e il legame con banche e istituzioni finanziarie la rendono una criptovaluta più vicina al sistema finanziario tradizionale.
Per questo motivo, molti esperti ritengono che la sua inclusione nella riserva strategica di criptovalute annunciata da Trump sia una scelta strategica per un sistema di criptovalute regolamentate e controllabili, piuttosto che per promuovere la decentralizzazione e la libertà finanziaria.
Conclusione: quale futuro ci attende?
Le dichiarazioni di Trump, le manovre di Palantir e l’influenza della Silicon Valley indicano chiaramente la direzione che il mondo sta prendendo: un sistema economico completamente digitalizzato, centralizzato e monitorato.
Il grande interrogativo rimane: questo sistema sarà utilizzato per garantire maggiore libertà e inclusione economica, o diventerà un meccanismo di controllo e censura?
Mentre gli Stati Uniti si muovono verso la creazione della loro riserva strategica di criptovalute, è fondamentale analizzare in modo critico questi sviluppi e prepararci a un mondo in cui la tecnologia giocherà un ruolo sempre più centrale nel determinare le nostre libertà e i nostri diritti fondamentali.
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