G20: LA GUERRA AL DISSENSO
G20: LA GUERRA AL DISSENSO
Completare il trattato pandemico, censurare totalmente la controinformazione e combattere il "razzismo" sono le priorità dichiarate dal sistema.
1) COMPLETARE I NEGOZIATI DEL TRATTATO PANDEMICO
Questo meeting si è focalizzato sulla "salute globale" e l'obiettivo era, oltre a promuovere l'approccio one Health dell'OMS, così come espresso dal comunicato stampa di questo incontro preliminare, l'obiettivo primario è completare il più presto possibile i negoziati per il trattato pandemico in modo da avere un piano di "prevenzione" delle pandemie. Così come nell'incontro del G7, l'obiettivo è la creazione di una strategia unica condivisa da tutti gli Stati che condivideranno, almeno parzialmente, persino le risorse finanziarie con lo scopo di fronteggiare le "pandemie".
2) LOTTA ALLA CONTROINFORMAZIONE
Il gruppo di lavoro sull'economia digitale del G20 ci fa sapere che la sua priorità è bloccare la diffusione di "fake news". In questo articolo sostengono che bisogna difendere "l'integrità dell'informazione" perché la controinformazione diffonde narrazioni negazioniste e cariche di odio che minacciano il raggiungimento degli obiettivi dell'agenda 2030 e le campagne di vaccinazione di massa. Nell'articolo è citato questo report dell'ONU che fa parte della our common agenda, l'agenda che sostituirà nel futuro l'agenda 2030, dove si sostiene che devono essere i gestori stessi delle piattaforme a mantenere "l'integrità dell'informazione", cioè la censura di qualsiasi contenuto non provenga dalle fonti che il sistema reputa attendibili (p.6), il resto del report è una lamentela di come la controinformazione sia un ostacolo per i loro obiettivi, li faccia sentire insicuri e sia un problema per la democrazia. L'articolo conclude dicendo che bisogna proporre ed estendere la "dichiarazione globale sull'integrità dell'informazione online" dove si sostiene che la controinformazione va censurata per garantire la libertà di espressione online, perché dietro la controinformazione ci sono attori malevoli il cui obiettivo è dirigere l'opinione pubblica. Quindi per loro la censura della controinformazione serve per permettere alle persone di esprimere le loro "vere opinioni" che sono quelle che secondo loro avrebbero se non fossero mai entrate in contatto con la controinformazione.
3) AGGIUNGERE UN NUOVO OBIETTIVO ALL'AGENDA 2030: L'ANTIRAZZISMO
In questo articolo l'antirazzismo viene considerato l'obiettivo prioritario del G20, ci si propone di inserirlo ufficialmente come obiettivo 18 nell'agenda 2030 e se ne occuperà Lula, che preparerà gli indicatori in questione. Per antirazzismo loro intendono smantellare le strutture sociali che sono responsabili della "discriminazione" e dell'"oppressione", e questo significa istituzionalizzare l'odio antibianchi, anche con misure legislative, volte a ridistribuire ai neri la ricchezza dei bianchi. Ciò non è una mia interpretazione personale, perché nell'articolo viene proprio scritto che il problema è la "inequality" intesa come disuguaglianza economica e che la "sfida globale" è appianare questa disuguaglianza attraverso la ridistribuzione, essendo presentati nel dibattito del G20 anche gli indici economici in merito, e per chi avesse ancora dei dubbi, può leggere questo comunicato stampa dove si sostiene che ogni piano di sviluppo economico deve prendere di mira le disuguaglianze regionali o quest'altro dove si sostiene che tutti i problemi della società derivano dalle disuguaglianze. Infine non poteva mancare in tutto questo guazzabuglio woke anche il femminismo, sostenendo che i fondi pubblici debbano essere usati per finanziare le imprese delle donne di diverse razze.
CONCLUSIONI
Il problema della società non sono le disuguaglianze, quelle ci sono sempre state e ci saranno sempre perché sono una conseguenza fisiologica delle differenze individuali. Il problema delle società sono proprio loro, le elitè che tramite le agende ideologiche vogliono espropriarci di tutto e ridurci all'obbedienza totale o alla morte.
Completare il trattato pandemico, censurare totalmente la controinformazione e combattere il "razzismo" sono le priorità dichiarate dal sistema.
1) COMPLETARE I NEGOZIATI DEL TRATTATO PANDEMICO
Questo meeting si è focalizzato sulla "salute globale" e l'obiettivo era, oltre a promuovere l'approccio one Health dell'OMS, così come espresso dal comunicato stampa di questo incontro preliminare, l'obiettivo primario è completare il più presto possibile i negoziati per il trattato pandemico in modo da avere un piano di "prevenzione" delle pandemie. Così come nell'incontro del G7, l'obiettivo è la creazione di una strategia unica condivisa da tutti gli Stati che condivideranno, almeno parzialmente, persino le risorse finanziarie con lo scopo di fronteggiare le "pandemie".
2) LOTTA ALLA CONTROINFORMAZIONE
Il gruppo di lavoro sull'economia digitale del G20 ci fa sapere che la sua priorità è bloccare la diffusione di "fake news". In questo articolo sostengono che bisogna difendere "l'integrità dell'informazione" perché la controinformazione diffonde narrazioni negazioniste e cariche di odio che minacciano il raggiungimento degli obiettivi dell'agenda 2030 e le campagne di vaccinazione di massa. Nell'articolo è citato questo report dell'ONU che fa parte della our common agenda, l'agenda che sostituirà nel futuro l'agenda 2030, dove si sostiene che devono essere i gestori stessi delle piattaforme a mantenere "l'integrità dell'informazione", cioè la censura di qualsiasi contenuto non provenga dalle fonti che il sistema reputa attendibili (p.6), il resto del report è una lamentela di come la controinformazione sia un ostacolo per i loro obiettivi, li faccia sentire insicuri e sia un problema per la democrazia. L'articolo conclude dicendo che bisogna proporre ed estendere la "dichiarazione globale sull'integrità dell'informazione online" dove si sostiene che la controinformazione va censurata per garantire la libertà di espressione online, perché dietro la controinformazione ci sono attori malevoli il cui obiettivo è dirigere l'opinione pubblica. Quindi per loro la censura della controinformazione serve per permettere alle persone di esprimere le loro "vere opinioni" che sono quelle che secondo loro avrebbero se non fossero mai entrate in contatto con la controinformazione.
3) AGGIUNGERE UN NUOVO OBIETTIVO ALL'AGENDA 2030: L'ANTIRAZZISMO
In questo articolo l'antirazzismo viene considerato l'obiettivo prioritario del G20, ci si propone di inserirlo ufficialmente come obiettivo 18 nell'agenda 2030 e se ne occuperà Lula, che preparerà gli indicatori in questione. Per antirazzismo loro intendono smantellare le strutture sociali che sono responsabili della "discriminazione" e dell'"oppressione", e questo significa istituzionalizzare l'odio antibianchi, anche con misure legislative, volte a ridistribuire ai neri la ricchezza dei bianchi. Ciò non è una mia interpretazione personale, perché nell'articolo viene proprio scritto che il problema è la "inequality" intesa come disuguaglianza economica e che la "sfida globale" è appianare questa disuguaglianza attraverso la ridistribuzione, essendo presentati nel dibattito del G20 anche gli indici economici in merito, e per chi avesse ancora dei dubbi, può leggere questo comunicato stampa dove si sostiene che ogni piano di sviluppo economico deve prendere di mira le disuguaglianze regionali o quest'altro dove si sostiene che tutti i problemi della società derivano dalle disuguaglianze. Infine non poteva mancare in tutto questo guazzabuglio woke anche il femminismo, sostenendo che i fondi pubblici debbano essere usati per finanziare le imprese delle donne di diverse razze.
CONCLUSIONI
Il problema della società non sono le disuguaglianze, quelle ci sono sempre state e ci saranno sempre perché sono una conseguenza fisiologica delle differenze individuali. Il problema delle società sono proprio loro, le elitè che tramite le agende ideologiche vogliono espropriarci di tutto e ridurci all'obbedienza totale o alla morte.
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