materiale per la Commissione d’inchiesta
Sprechi vaccinali e materiale per la Commissione d’inchiesta
Forse qualcuno ricorderà che nel 2020-21 si parlò di Reithera, “vaccino” italiano. Presentato in pompa magna da Zingaretti e Ippolito (https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?approfondimento_id=15648), fu sovvenzionato da enti privati ma anche dallo Stato (https://www.startmag.it/innovazione/reithera-e-tls-ecco-chi-il-governo-coronavirus/) e fu sperimentato in fase 1 sul corpo di centinaia di italiani.
Fallimento totale, per il semplice fatto che partirono troppo tardi rispetto agli inglesi. Forse meglio così, perché stiamo parlando di un intruglio con Adenovirus OGM a DNA che entra nel nucleo cellulare per far produrre mRNA di proteina Spike, tipo AstraZeneca ma con virus di gorilla invece che di scimpanzé, comunque coltivato su cellule di feto umano.
In particolare, si impegnò l’università di Verona (https://www.univrmagazine.it/2021/05/07/limpegno-dellateneo-nella-campagnia-vaccinale-contro-il-covid-19/) ricevendo cospicui finanziamenti e iniettandolo in poveri studenti universitari in cambio di pochi euro.
Le cavie italiane furono doppiamente bidonate, non solo per i rischi notevoli di eventi avversi, ma anche perché, avendo fatto una sola dose, non poterono ricevere il “green-pass”.
Il fallimento è stato documentato anche dalla grande stampa, ma non risulta che qualcuno abbia chiesto conto a chi millantò le capacità tecniche che non poteva avere e a chi sprecò il denaro pubblico, dopo essere apparso sulle copertine dei rotocalchi promettendo il "salvatore". https://www.repubblica.it/cronaca/2022/04/03/news/vaccino_italiano_cure_e_tracciamenti_le_promesse_tradite_della_lotta_al_virus-344006438/.
Forse qualcuno ricorderà che nel 2020-21 si parlò di Reithera, “vaccino” italiano. Presentato in pompa magna da Zingaretti e Ippolito (https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?approfondimento_id=15648), fu sovvenzionato da enti privati ma anche dallo Stato (https://www.startmag.it/innovazione/reithera-e-tls-ecco-chi-il-governo-coronavirus/) e fu sperimentato in fase 1 sul corpo di centinaia di italiani.
Fallimento totale, per il semplice fatto che partirono troppo tardi rispetto agli inglesi. Forse meglio così, perché stiamo parlando di un intruglio con Adenovirus OGM a DNA che entra nel nucleo cellulare per far produrre mRNA di proteina Spike, tipo AstraZeneca ma con virus di gorilla invece che di scimpanzé, comunque coltivato su cellule di feto umano.
In particolare, si impegnò l’università di Verona (https://www.univrmagazine.it/2021/05/07/limpegno-dellateneo-nella-campagnia-vaccinale-contro-il-covid-19/) ricevendo cospicui finanziamenti e iniettandolo in poveri studenti universitari in cambio di pochi euro.
Le cavie italiane furono doppiamente bidonate, non solo per i rischi notevoli di eventi avversi, ma anche perché, avendo fatto una sola dose, non poterono ricevere il “green-pass”.
Il fallimento è stato documentato anche dalla grande stampa, ma non risulta che qualcuno abbia chiesto conto a chi millantò le capacità tecniche che non poteva avere e a chi sprecò il denaro pubblico, dopo essere apparso sulle copertine dei rotocalchi promettendo il "salvatore". https://www.repubblica.it/cronaca/2022/04/03/news/vaccino_italiano_cure_e_tracciamenti_le_promesse_tradite_della_lotta_al_virus-344006438/.
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