ROMA: PROTESTE PER LA ZTL

 ROMA: PROTESTE PER LA ZTL


Il giorno dopo la proroga di un anno della ZTL per i veicoli diesel euro 4 e benzina euro 3 nell'area di Roma, attuata dal sindaco Roberto Gualtieri, vi sono state delle manifestazioni che hanno coinvolto più di settemila adesioni online. Ciò ha portato un rinvio dei divieti al 2024

1) ORIGINE DEI DIVIETI

L'iniziativa della ZTL e l'implementazione dei varchi di controllo è stata proposta dall'amministrazione Raggi, ed estesa dalla nuova amministrazione di Roberto Gualtieri su modello dell'area B milanese, offrendo la possibilità di rottamare la propria automobile ottenendo in cambio un abbonamento per un anno per l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici, del valore di €250. Un contributo previsto dalla delibera del novembre 2022, ed esteso alla rottamazione delle automobili a benzina euro 2, euro 3 e a gasolio euro 4. A seguito di questa offerta non sarebbe tuttavia possibile acquistare un'altra automobile per tutta la durata dell'abbonamento annuale al trasporto pubblico. La manovra riguarda anche il ritiro di tutti i pass fin'ora consegnati per garantire l'accesso ai residenti. È prevista a breve una nuova delibera.

2) SANZIONI

I 51 varchi avrebbero dovuto avere una telecamera ciascuno, facendo scattare automaticamente sanzioni a seguito di trasgressione delle leggi vigenti. La multa suggerita a gennaio 2019 era stata €94, ma al momento le proteste rendono tutto incerto perché al momento sono state installate solo 5 telecamere, anche se le installazioni riprenderanno.

3) LE MOTIVAZIONI DIETRO LA ZTL

Il programma di Gualtieri desidera rispettare l'Agenda 2030. Quest'ultimo assieme al governo Meloni infatti ha sostenuto Roma per la candidatura per l'Expo 2030 (1, 2, 3, 4) che secondo lui dovrà essere utilizzata per rilanciare gli obiettivi dell'agenda 2030 e renderli conosciuti in tutto il mondo. Il fine di Gualtieri è quindi di costruire un modello di città da 15 minuti con cui vantarsi coi globalisti all'Expo 2030 se mai Roma fosse scelta per ospitare l'evento. Del resto Gualtieri stesso risulta essere tra i membri della società che ha coniato il concetto stesso di città da 15 minuti.

4) SITUAZIONE ATTUALE ED ECOPASS ENTRO IL 2024

A seguito delle proteste nate da gruppi Whatsapp e Facebook, sono state raccolte oltre 100000 firme su change.org, proposta dal capogruppo della Lega Fabrizio Santori e 31000 con una petizione in presenza. Notevoli sono state le manifestazioni in piazza che tuttavia non hanno fermato il sindaco e la giunta comunale dagli obiettivi prefissati.
Dal 2024 si vedrà l'introduzione di un pass "ecologico" denominato ecopass, il quale consisterà in una sorta di pedaggio per potere accedere ad una piccola parte della "fascia verde" romana, riguardante probabilmente il 2% del territorio coperto da ZTL.
In seguito alle proteste la giunta comunale ha proposto una deroga per un anno ai diesel euro 4 in cambio di rinviare l'accensione dei caloriferi e anticiparne la chiusura, ridurre a 10 ore il tempo di funzionamento e abbassare di 2 gradi le temperature delle caldaie.
L'ecopass era già stato proposto nel 2018 dall'assessore della mobilità Enrico Stefano (5stelle) e poi nel 2020 riproposta da Linda Meleo (5stelle) in un'intervista a Radio RomaCapitale, ma che non ha mai visto luce.

CONCLUSIONI

Non è solo Roma che sta implementando le ZTL, tutta Italia sta seguendo in questi ultimi anni una rivoluzione che vede restringersi sempre di più gli accessi al pubblico per le città principali (già ne abbiamo avuto un assaggio durante la farsa della COVID), andando di fatto a rivendicare quei territori statali ormai tolti all'individuo e al privato. Se domani faremo fatica ad accedere alle nostre città e necessiteremo di un pass, immaginate quando l'idiozia delle città smart si diffonderà su tutto il territorio Europeo. L'idea del pass, nonostante sia anteriore alla farsa pandemica ha ricevuto da quest'ultima un rinnovato vigore e sicuramente ci sarà la macchina del fango pronta a chiamare "no eco pass" chi intenderà disobbedire.

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