AMMISSIONE DI AIFA
INCREDIBILE AMMISSIONE DI AIFA SULLE ANOMALIE DEL SISTEMA DI FARMACOVIGILANZA
Federica Fantauzzo
Avvocato Libero
Il 26.6.2023 Avvocati Liberi ha pubblicato, in esclusiva, la lettera di un medico coscienzioso che denunciava ad AIFA le gravi anomalie esistenti nel sistema di segnalazione di farmacovigilanza
Federica Fantauzzo
Avvocato Libero
Il 26.6.2023 Avvocati Liberi ha pubblicato, in esclusiva, la lettera di un medico coscienzioso che denunciava ad AIFA le gravi anomalie esistenti nel sistema di segnalazione di farmacovigilanza
Post: https://t.me/avvocati_liberi/2448
Oggi, pubblichiamo, in esclusiva, l’incredibile risposta di AIFA (scarica la risposta➡️ qui).
Nella missiva datata 5.6.2023, AIFA afferma <<che il sistema è stato messo in esercizio da poco meno di un anno>>.
Tale affermazione fa rabbrividire alla luce del fatto che la campagna vaccinale è partita il 27.12.2020, che gli obblighi vaccinali per i sanitari sono iniziati ad aprile 2021 e che il considerando n. 11 del Regolamento (CE) n. 5047/2006 (quello che ha autorizzato l’immissione in commercio condizionata dei vaccini covid-19), impone un rafforzamento della farmacovigilanza.
AIFA aggiunge: <<Ci rendiamo conto che in alcune parti il sistema può sembrare complesso e non di semplice utilizzo>> per l’interconnessione con altri sistemi nazionali ed europei, necessaria <<per assicurare una corretta e regolare gestione dei casi italiani>>.
AIFA, dunque, cade in contraddizione perché un “complesso e non semplice utilizzo” non potrà MAI garantire “una corretta e regolare gestione dei casi italiani”❗️
AIFA, inoltre, informa che <<a breve andrà in produzione una modifica evolutiva del sistema che DOVREBBE facilitare il segnalatore a trovare più facilmente il nome del principio attivo o del prodotto medicinale sospettato>>.
L’uso del condizionale è tutt’altro che rassicurante in tema di farmacovigilanza, soprattutto dopo una vaccinazione di massa…coartata dall’impossibilità di fare sport, cenare fuori, viaggiare ecc e ricattata dalla perdita della retribuzione.
Il surreale arriva in chiosa, quando AIFA scrive: <<stiamo valutando di aggiungere accanto al nome commerciale dei vaccini anti-covid il termine “vaccino anti-covid” così come anche il nome dell’azienda farmaceutica>>.
In sintesi, tutte le anomalie rilevate, e confermate da AIFA, che rendono “complesso e non di semplice utilizzo” il sistema di farmacovigilanza esistono per rendere più regolare la gestione dei casi italiani (❓ ); mentre l’ovvietà di scrivere “vaccino anti covid” accanto ai nomi commerciali dei profarmaci in questione (per renderli più riconoscibili al segnalatore)..beh, questo è in corso di valutazione ❗️
Cari magistrati e cari cultori “si vax”, credete ancora che siano attendibili i dati AIFA sulla sicurezza dei vaccini anti covid❓
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Oggi, pubblichiamo, in esclusiva, l’incredibile risposta di AIFA (scarica la risposta
Nella missiva datata 5.6.2023, AIFA afferma <<che il sistema è stato messo in esercizio da poco meno di un anno>>.
Tale affermazione fa rabbrividire alla luce del fatto che la campagna vaccinale è partita il 27.12.2020, che gli obblighi vaccinali per i sanitari sono iniziati ad aprile 2021 e che il considerando n. 11 del Regolamento (CE) n. 5047/2006 (quello che ha autorizzato l’immissione in commercio condizionata dei vaccini covid-19), impone un rafforzamento della farmacovigilanza.
AIFA aggiunge: <<Ci rendiamo conto che in alcune parti il sistema può sembrare complesso e non di semplice utilizzo>> per l’interconnessione con altri sistemi nazionali ed europei, necessaria <<per assicurare una corretta e regolare gestione dei casi italiani>>.
AIFA, dunque, cade in contraddizione perché un “complesso e non semplice utilizzo” non potrà MAI garantire “una corretta e regolare gestione dei casi italiani”
AIFA, inoltre, informa che <<a breve andrà in produzione una modifica evolutiva del sistema che DOVREBBE facilitare il segnalatore a trovare più facilmente il nome del principio attivo o del prodotto medicinale sospettato>>.
L’uso del condizionale è tutt’altro che rassicurante in tema di farmacovigilanza, soprattutto dopo una vaccinazione di massa…coartata dall’impossibilità di fare sport, cenare fuori, viaggiare ecc e ricattata dalla perdita della retribuzione.
Il surreale arriva in chiosa, quando AIFA scrive: <<stiamo valutando di aggiungere accanto al nome commerciale dei vaccini anti-covid il termine “vaccino anti-covid” così come anche il nome dell’azienda farmaceutica>>.
In sintesi, tutte le anomalie rilevate, e confermate da AIFA, che rendono “complesso e non di semplice utilizzo” il sistema di farmacovigilanza esistono per rendere più regolare la gestione dei casi italiani (
Cari magistrati e cari cultori “si vax”, credete ancora che siano attendibili i dati AIFA sulla sicurezza dei vaccini anti covid
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