Vaccini COVID: Lo Studio che Fa Riflettere su Rischi e Benefici

 Analizziamo lo studio

https://www.mdpi.com/2076-0817/12/2/233

🧪 Sicurezza dei vaccini COVID-19 in persone con malattie autoimmuni, problemi cardiaci e popolazione generale


1. Contesto e obiettivi dello studio


L’articolo, pubblicato il 2 febbraio 2023 nella rivista Pathogens (vol. 12, n. 2, art. 233), fa parte di un numero speciale dedicato ai vaccini e nuovi trattamenti antimicrobici .


Obiettivo: fare il punto sulla sicurezza dei vaccini COVID-19 basati su RNA/DNA (soprattutto mRNA), con particolare attenzione a:


soggetti con malattie autoimmuni,


persone con precedenti problemi cardiaci (es. miocardite/pericardite),


popolazione sana generale .




2. Meccanismi e preoccupazioni principali


I vaccini mRNA codificano la proteina Spike del SARS‑CoV‑2, stimolando una risposta immune.


Nei soggetti con sistemi immunitari compromessi o predisposti (autoimmuni), potrebbero emergere reazioni avverse:


miocardite e pericardite soprattutto nei giovani,


peggioramenti o nuovi insorgenze di malattie autoimmuni .




3. Osservazioni nei pazienti autoimmuni


Le malattie autoimmuni aumentano il rischio cardiovascolare e la possibilità di reazioni immuni avverse .


Alcuni studi evidenziano il riacutizzarsi di patologie autoimmuni (es. sclerosi multipla) dopo la vaccinazione, e richiedono una sorveglianza più attenta .



4. Miocardite e pericardite


Queste infiammazioni cardiache sono state segnalate, in rari casi, dopo vaccini genetici, soprattutto in giovani maschi e con dosi multiple .


Nei pazienti con preesistenti condizioni autoimmuni, il rischio di recidiva potrebbe essere superiore .



5. Valutazione del rapporto rischio/beneficio


All’inizio della pandemia (varianti Delta e precedenti) i benefici superavano nettamente i rischi.


Con la comparsa dell’Omicron, meno letale ma più contagiosa, e con nuove terapie mirate (anticorpi monoclonali, antivirali), viene posta la domanda: valga la pena seguire la stessa strategia di richiamo vaccinale anche in persone a rischio .



6. Considerazioni finali e raccomandazioni


È importante rivalutare i cicli di richiamo nei gruppi vulnerabili (autoimmuni e cardiopatici), bilanciando rischi a breve termine con NNT (number needed to treat) e rischi dell’infezione stessa.


Si suggerisce di investire su vaccini "tradizionali" (es. a virus inattivato o subunità proteica) che possano offrire:


migliore esperienza di sicurezza,


stimolo della risposta mucosale (IgA) per frenare la trasmissione.



Raccomandati pazienti a rischio: monitoraggi seri, valutazioni caso per caso, inquadramento nel contesto delle varianti in circolazione .




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🔍 In sintesi


Vantaggi vaccinali: proteggono contro malattia grave e morte, soprattutto con varianti più aggressive.


Rischi: nelle popolazioni sensibili (giovani maschi, malati autoimmuni, con pregressa miocardite) vi è un aumento modesto ma rilevabile del rischio di infiammazione cardiaca o riacutizzazione autoimmune.


Cambiamento del contesto pandemico: con Omicron e antivirali efficaci, la strategia vaccinale potrebbe dover evolvere verso approcci più personalizzati e sicuri.


Implicazioni future: maggiore sviluppo di vaccini tradizionali, uso m

irato dei richiami, monitoraggio continuo dei soggetti a rischio.

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