La più grande scoperta archeologica del secolo: strutture sotterranee sotto le piramidi
Executive Summary
Scoperta sotto le Piramidi di Giza e le sue Implicazioni Storiche, Tecnologiche e Esoteriche
Lezione a cura del Prof. Daniel Lopez – 21 marzo 2025
Il Prof. Daniel Lopez ha presentato un'analisi approfondita di quella che è stata definita “la più grande scoperta archeologica del secolo”: una rete di gigantesche strutture sotterranee rilevate sotto la Piramide di Kefren (Giza, Egitto), grazie alla tecnologia radar SAR da satellite. Lo studio, pubblicato nel 2022 sulla rivista scientifica Remote Sensing, è stato condotto dai ricercatori Filippo Biondi (Università di Strathclyde) e Corrado Malanga (Università di Pisa), in collaborazione con Armando Mei e Nicole Cicolò.
Scoperte chiave:
Strutture sotterranee complesse: camere cubiche, condotti cilindrici e corridoi interconnessi, estesi fino a 2 km sotto la superficie.
Riconoscimento accademico: pubblicazione peer-reviewed e supporto tecnologico del gruppo Capella Space.
Annuncio ufficiale: Nicole Cicolò, portavoce del progetto, ha dichiarato pubblicamente la scoperta della leggendaria città sotterranea egizia di Amenti, associata al mondo dei morti e alla trasformazione spirituale.Implicazioni interpretative:
Secondo Lopez, la scoperta implica una revisione radicale della narrativa storica ufficiale. Le piramidi, considerate per secoli mausolei funerari, sarebbero in realtà centrali energetiche antiche o dispositivi per l’apertura di portali dimensionali, con potenziali finalità tecnologiche o spirituali avanzate. Lopez collega queste strutture a teorie di paleotecnologia, citando il russo Valery Uvarov, e a elementi mitologici egizi come il ciclo Osiride-Iside-Horus.
Connessioni contemporanee:
Elon Musk: ossessionato dal simbolismo egizio e da Marte, sarebbe – secondo Lopez – coinvolto in iniziative volte a “riattivare” queste tecnologie.
CERN e simbologia religiosa: Lopez sottolinea il legame tra i simboli esoterici presenti al CERN (es. statua di Shiva) e antiche profezie spirituali.
2025 come anno chiave: secondo le profezie di Helena Blavatsky e Alice Bailey, nel 2025 si manifesterebbe il “Cristo esoterico”, figura che Lopez identifica con il concetto biblico di anticristo.Lopez propone una visione olistica che unisce scienza, spiritualità, mitologia e politica globale. Le scoperte sotto Giza non solo potrebbero cambiare la nostra comprensione storica, ma si collocano al centro di un possibile progetto spirituale globale, connesso all’ingresso dell’umanità in una nuova era.
LA SCOPERTA DEL SECOLO
Daniel Lopez (professore, teologo e geopolitico brasiliano) introduce la sua lezione con entusiasmo, definendo il contenuto come la “maggiore scoperta del secolo”, capace di mettere in discussione tutta la storia conosciuta dell’umanità. Il cuore della questione è rappresentato dalla scoperta di una gigantesca rete di strutture sotterranee sotto la piramide di Kefren (Khafre), situata sull’altopiano di Giza. La notizia, secondo Lopez, è stata inizialmente riportata dal sito CNN News 18, legato alla Warner Bros, alla Discovery e alla CNN International, e non da fonti marginali.
Gli autori della ricerca: accademia e tecnologia satellitare
La scoperta si basa su uno studio accademico pubblicato nel 2022 sulla rivista scientifica Remote Sensing, parte del gruppo MDPI, con revisione tra pari. Gli autori dello studio sono:
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Filippo Biondi, del dipartimento di Ingegneria Elettronica della University of Strathclyde a Glasgow (UK),
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Corrado Malanga, professore di Chimica presso l’Università di Pisa.
A essi si aggiungono i ricercatori Armando Mei e Nicole Cicolò, quest’ultima anche responsabile comunicazione del progetto. La tecnologia utilizzata è il radar SAR (Synthetic Aperture Radar), che consente di mappare strutture interne senza scavi invasivi, grazie all’elaborazione di dati provenienti dai satelliti della società Capella Space.
Cosa è stato scoperto: strutture ciclopiche e città sotterranee
Sotto la piramide di Kefren è stata individuata un’infrastruttura impressionante:
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Cinque camere identiche disposte in modo geometrico, collegate tra loro;
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Otto strutture cilindriche verticali simili a pozzi, circondate da spirali discendenti;
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Due grandi camere cubiche (80 m per lato, profondità di 684 metri);
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Un sistema che si estende per circa 2 km in profondità.
Secondo la portavoce Nicole Cicolò, si tratta della scoperta della leggendaria città sotterranea di Amenti, legata nella mitologia egizia al regno dei morti e alla trasformazione spirituale dell’umanità. Questo nome ha suscitato molto scalpore, poiché “Amenti” (o Amentes) nella tradizione egizia è il mondo sotterraneo, la “Terra dei morti”, luogo di oscurità, silenzio e giudizio.
Implicazioni esoteriche e spirituali della scoperta
Cicolò ha affermato nel press release ufficiale che la scoperta non è solo di natura storica e archeologica, ma anche spirituale. Secondo lei, la città di Amenti rappresenta un punto di convergenza tra conoscenza ancestrale e trasformazione spirituale finale. Ha inoltre descritto l’impiego di algoritmi SAR sviluppati da Biondi, capaci di ricostruire immagini 3D delle strutture sotterranee.
Il team è composto anche da:
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Nicole Cicolò – esperta di calligrafia forense, con 25 anni di esperienza, ha collaborato con procure italiane;
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Armando Mei – egittologo e storico, autore di teorie sul legame tra le piramidi e il mito di Zep Tepi, l’epoca leggendaria degli dèi egizi;
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Corrado Malanga – esperto in studi sulla coscienza e percezione della realtà, ha sviluppato modelli interpretativi delle scoperte.
Piramidi come centrali energetiche o armi antiche?
Secondo l’interpretazione di Lopez, le piramidi non sarebbero semplici tombe, ma strutture energetiche avanzate, forse armi di distruzione di massa. In particolare, cita le teorie di Valery Uvarov, direttore del dipartimento di paleotecnologia e ricerca sugli UFO dell’Accademia di Sicurezza Nazionale della Russia. Uvarov sostiene che nel 1908, durante l’evento di Tunguska, un antico sistema di difesa automatico distrusse un meteorite prima che colpisse la Terra. Tale tecnologia, secondo lui, sarebbe legata a strutture piramidali nascoste nel pianeta.
Le piramidi come centrali energetiche
Secondo Uvarov e altri studiosi non convenzionali:
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Le piramidi, grazie alla loro geometria sacra (angoli, proporzioni, allineamenti astronomici) e ai materiali utilizzati (come il granito rosso, conduttore naturale), sono capaci di concentrare, canalizzare o generare energia.
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In particolare, le piramidi di Giza sarebbero antenne risonanti, in grado di interagire con le frequenze della Terra (risonanza di Schumann) e con l'energia cosmica.
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La loro funzione primaria non era funeraria, bensì energetica, legata alla salute, alla comunicazione, alla manipolazione della materia o alla difesa planetaria.
Secondo questa visione, se dotate della pietra sommitale dorata (capstone), rimossa in epoca antica, esse potrebbero tornare ad essere operative. Alcuni teorizzano che la loro riattivazione completa porterebbe a conseguenze straordinarie, positive o potenzialmente distruttive.
Le piramidi come armi di distruzione di massa
Daniel Lopez, citando Uvarov, suggerisce che le piramidi potrebbero essere state usate o progettate come armi, non nel senso convenzionale, ma come dispositivi di energia scalare o sistemi per alterare la realtà fisica, il clima, o persino la struttura della materia e del tempo.
Un elemento cardine di questa interpretazione è l’evento di Tunguska (30 giugno 1908), quando una misteriosa esplosione abbatté 30 milioni di alberi in Siberia. La causa ufficiale rimane un meteoroide che esplose in atmosfera. Tuttavia, Uvarov propone una teoria alternativa:
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Secondo lui, la Terra sarebbe protetta da antichi sistemi difensivi automatici, posizionati in luoghi energeticamente strategici, come le piramidi.
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In occasione dell’arrivo del meteorite di Tunguska, un sistema di difesa automatico — forse simile a un cannone a energia o impulso elettromagnetico — sarebbe stato attivato e avrebbe neutralizzato la minaccia prima dell’impatto diretto.
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Questo “cannone” sarebbe emerso dal sottosuolo e sparato verso il cielo, lasciando il cratere ellittico e gli alberi rasi al suolo con una strana disposizione radiale.
Uvarov afferma che i resti (o i meccanismi) di tali sistemi sono nascosti sotto specifiche piramidi o siti megalitici sparsi sul pianeta, e che la Russia, tramite il suo Dipartimento di Paleotecnologia e Sicurezza Nazionale, starebbe studiando attivamente queste strutture.
Daniel Lopez collega anche queste teorie a simbolismi moderni e scelte architettoniche legate al potere:
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Il CERN, secondo Lopez, ha una funzione simile: struttura scientifica in superficie, portale dimensionale sotterraneo nella sostanza. La presenza della statua di Shiva Nataraja, il “distruttore di mondi”, alla sua entrata, è secondo lui un segnale simbolico inequivocabile.
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La costellazione di Orione, con cui le piramidi sono allineate, rappresenterebbe un codice energetico e cosmico, forse una “mappa” interstellare per canalizzare o ricevere energia.
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Le piramidi su Marte, documentate dalla NASA (anche se spiegate come formazioni naturali), rinforzano l’idea che esistano reti planetarie interconnesse di energia, e che il pianeta Marte sia stato, in passato, coinvolto in eventi di distruzione simili.
Il ritorno dell’era di Horus e la manipolazione spirituale
Lopez si spinge oltre nell’interpretazione esoterica: collega le scoperte alla mitologia egizia del ciclo Osiride-Iside-Horus, secondo cui il faraone, nel rituale d’incoronazione, riceveva lo spirito di Osiride, divenendo un dio vivente. Questo schema sarebbe ancora oggi replicato da élite globali, come avverrebbe nei rituali massonici o nelle cerimonie d’investitura presidenziale negli Stati Uniti, presso il Washington Monument, descritto come il più grande obelisco al mondo.
Secondo Lopez, l’obelisco rappresenta il fallo di Osiride, la piramide il ventre di Iside, e la loro unione genera il “figlio divino”, cioè il falso cristo esoterico, l’anticristo. Egli cita l’influenza degli scritti di Aleister Crowley, ideatore della religione di Thelema e promotore della restaurazione dell’Era di Horus, come modello spirituale del nuovo ordine mondiale.
Connessioni moderne: Elon Musk, Marte e 2025
Lopez collega queste scoperte all’interesse di Elon Musk per l’Egitto e Marte. Musk, secondo lui, si considererebbe una sorta di Ramses II moderno, e intende ripristinare antichi poteri attraverso le tecnologie spaziali. Le piramidi terrestri, allineate con la costellazione di Orione, rispecchierebbero quelle su Marte, secondo immagini pubblicate dalla NASA. Lopez ipotizza che Musk voglia “riattivare” queste strutture energetiche antiche, paragonandole al CERN, il cui logo e simbolismo (la statua di Shiva Nataraja, il “distruttore dei mondi”) richiamerebbe l’apertura di portali dimensionali.
Le conseguenze cosmiche e apocalittiche
Le scoperte vengono quindi inserite da Lopez in una narrazione escatologica. L’attivazione delle piramidi e l’eventuale ricostruzione della capstone (la punta dorata) permetterebbero di trasferire entità spirituali dal mondo sotterraneo al nostro, innescando la cosiddetta Era di Kali (Kali Yuga), secondo l’induismo, ovvero l’epoca finale di decadenza e distruzione. L’umanità si avvicinerebbe così a una nuova era, segnata dall’intervento di forze spirituali che utilizzano corpi ibridi, simili ai Nephilim biblici.
Conclusioni
In sintesi, Daniel Lopez costruisce un discorso che unisce fonti accademiche, riferimenti mitologici, esoterismo, geopolitica e religione per presentare una visione globale e apocalittica della scoperta sotto le piramidi di Giza. Il tutto ruota intorno all’idea che l’umanità sia alle soglie di un risveglio o inganno spirituale planetario, orchestrato da antiche forze che stanno tornando alla ribalta nel XXI secolo, in particolare nel 2025, anno che, secondo la Lucis Trust (ex Lucifer Trust) fondata da Alice Bailey, vedrà l’arrivo di un “Cristo esoterico”.
FONTI:
Articolo scientifico su Remote Sensing: "Synthetic Aperture Radar Doppler Tomography Reveals Details of Undiscovered High-Resolution Internal Structure of the Great Pyramid of Giza" di Filippo Biondi e Corrado Malanga
https://www.mdpi.com/2072-4292/14/20/5231
Intervista a Valery Uvarov: Discussione sulle teorie riguardanti l'incidente di Tunguska e le piramidi, disponibile sul sito di Project Camelot
https://projectcamelot.org/lang/en/valery_uvarov_interview_transcript_1_en.html
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