L'AGENDA DELLA SORVEGLIANZA DIGITALE

- ottobre 31, 2023

Il contrasto al totalitarismo digitale è la prossima grande sfida che è stata lanciata alle aree del dissenso.

1) MELONI: DIFFONDERE L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Per il ComoLake2023 il presidente del consiglio ha rilasciato un videomessaggio dove sostiene che la trasformazione digitale è una delle sfide che siamo chiamati ad affrontare, utilizza l'espressione "tsunami tecnologico" che richiama una retorica emergenziale. Il governo sta promuovendo un'agenda digitale per diffondere le nuove tecnologie presso i cittadini e la pubblica amministrazione. Dichiara che si stanno impegnando per la creazione di un'identità digitale unica, per l'implementazione del wallet digitale, modifiche al fascicolo sanitario elettronico, cloud della pubblica amministrazione e digitalizzazione dei servizi pubblici. Sul versante dell'AI richiede una governance globale per gestire i "problemi etici" che dell'AI, e ne parleranno anche nel G7 del 2024. Usa il termine "algoretica", che da neolingua ad italiano significa l'imporre vincoli etici alle AI per farle propagandare l'ideologia dominante, come già le attuali chatbot fanno per i vaccini o come chatgpt che si rifiuta di elaborare la richiesta quando va contro l'ideologia woke, ed è stata scoperta avere notevoli bias politici a sinistra.

2) DAL 5G ALLE SMART CITY

Il ComoLake 2023 nella sua prima edizione annovera tra i partner Meta, Google, Microsoft e TIM. Il nome dei partecipanti e dei relatori di tutte le giornate li trovate qui (1, 2, 3, 4, 5): nella sessione sulla mobilità si è parlato di come introdurre in modo più efficace la rete 5g e l'internet delle cose. Queste due tecnologie sono fondamentali e indispensabili per l'attuazione delle smart city che nel silenzio generale iniziano a sorgere come funghi in diverse città d'Italia: a Palermo si stanno preparando ad utilizzare persino i Droni per spiare i cittadini, i veneziani sono diventati ormai di proprietà della TIM che sa di loro ogni cosa, Messina è ricoperta in ogni angolo da sensori e telecamere con riconoscimento facciale, e a Trento hanno addirittura installato dei microfoni per ascoltare ciò di cui parlano le persone per le strade. A Milano stanno già iniziando con la scusa delle ZTL a mettere telecamere in ogni dove, e vi è un piano per trasformare in smart city pure Roma.

3) LA SORVEGLIANZA SI DIFFONDE SEMPRE DI PIÙ

Un report del 2021 del parlamento europeo indica dove vengono utilizzate queste tecnologie, Bruxelles, poi a Rotterdam delle lampade raccolgono immagini e suoni per individuare comportamenti sospetti. A Nizza si usa sorveglianza biometrica, riconoscimento facciale e delle emozioni. A Berlino, Amburgo e Mannheim l'uso del riconoscimento facciale è impiegata dalla polizia per far rispettare le restrizioni durante la farsa pandemica. Infine in Ungheria esiste il progetto dragonfly, un database per il riconoscimento facciale a livello statale ed è connesso a 35mila telecamere ed aveva anche impiegato un'app per vedere se le persone rispettassero la quarantena durante la farsa pandemica.
Esistono diversi tipi di fondi dedicati che una città può utilizzare per acquistare telecamere o implementare software di sorveglianza, perché l'ideologia della smart city è fondamentale per l'UE, oltre ad essere uno degli obiettivi dell'Agenda 2030.

CONCLUSIONI

La macchina del fango dei media di regime è già in azione (1, 2, 3, 4). I giornali iniziano a denigrare chi si oppone alla sorveglianza, dicendo "dopo i no vax anche i no smart", come se anche il solo opporsi alle gabbie digitali fosse un peccato mortale. Quella contro la sorveglianza sarà sicuramente la battaglia dei prossimi anni e deve avere un'importanza capitale come quella contro il green pass, visto che l'attuale trasformazione delle città in carceri digitali è stato proprio uno dei fini per cui è stato introdotto il green pass, per abituare la popolazione alla sorveglianza continua. Non è un caso che tutti i progetti in ambito Smart city siano iniziati durante la farsa pandemica.

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